In Italia l’emergenza sanitaria ha accelerato trasformazioni già in atto. Alcune di queste riguardano gli immobili del settore terziario, nel quale si verificano infatti due diverse trasformazioni.
Smart Working: come cambia il mercato degli uffici.
Da un lato, molte delle imprese che durante il lockdown sono state costrette a ricorrere al “lavoro da casa” e ad adeguare in tal senso i propri sistemi hanno constatato i benefici dello smart working con il conseguente consolidarsi di un mutamento importante nella concezione degli spazi lavorativi. Difronte alla attuale nuova emergenza tali attività si presentano già preparate, con uffici rimodulati secondo una nuova e più funzionale suddivisione e/o riduzione degli spazi interni.
Dall’altro lato, gli Studi professionali ai cui operatori non sia possibile lavorare a distanza necessitano di più ampie metrature in osservanza delle nuove norme di sicurezza che richiedono uffici meno affollati e postazione più distanziate del consueto.
Non flessioni significative dunque nel mercato immobiliare del settore terziario, ma mutate necessità cui l’Agente immobiliare deve saper offrire una rinnovata e flessibile competenza.
Altra novità cui prestare attenzione è l’annunciata volontà del Governo di regolare lo smart working anzitutto sulla base di accordi nazionali unitari, specifici per ogni singola attività.
Se sei interessato a conoscere come il lockdown ha, invece, agito sul settore commerciale, trovi le mie considerazioni qui.
Alberto Montanari